Il Territorio della Sezione

Patrimonio Mondiale dell’Unesco

Il territorio di competenza della Sezione e dei suoi 44 Gruppi alpini, comprende 28 dei 61 Comuni della provincia di Belluno tra Zoldo, Longaronese, Alpago, Pontalpino, Val Belluna e Agordino. Queste valli sono solcate dal fiume Piave e dai suoi affluenti, i maggiori dei quali sono i torrenti MaèCordevole.

Il profilo orografico è segnato da importanti e famosi gruppi montuosi
assai frequentati dagli alpinisti e dagli escursionisti e includono dal giugno 2009 parte dei nove sistemi delle Dolomiti divenuti Patrimonio Mondiale dell’Unesco: Bosconero, Pelmo, Civetta, Marmolada, Moiazza, Agnèr, Croda Granda, Monti del Sole, Pale di S. Lucano e di S. Sebastiano, Schiara, Monti dell’Alpago e Prealpi Bellunesi.

Tutte queste vette si specchiano nelle acque dei laghi di S. Croce,
Alleghe, Pontesèi in Val di ZoldoValle del Mis.

Per quanto riguarda le arterie di grande comunicazione va sottolineato
che il territorio considerato è attraversato dal percorso terminale
nord dell’autostrada A27 (uscita di Pian di Vedoia) e da parte delle due linee ferroviarie Padova-Calalzo e Conegliano-Ponte nelle Alpi.

Oltre al capoluogo Belluno, città di nascita dello scultore di origine
zoldana Andrea Brustolon, dello scrittore e giornalista Dino Buzzati,
dello sceneggiatore di origine alpagota Rodolfo Sonego e dei critici Ugo Fasolo e Beniamino Dal Fabbro, altri centri vantano illustri figli: Ponte nelle Alpi (Arrigo Boito musicista e librettista); Agordo (Tito Livio Burattini, inventore del metro, e Antonio Pertile, storico del diritto); Cencenighe Agordino (Giovan Battista Pellegrini (glottologo di fama mondiale; Canale d’Agordo (papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani) Falcade (Augusto Murer, scultore); Sospirolo (Girolamo Segato, egittologo e naturalista); Mel di Borgo Valbelluna (Luigi Cima, pittore).

La popolazione che vi vive, oltre al maggioritario ceppo veneto, vanta anche antiche origini sub ladine, ladine e cimbre, sparse nelle diverse vallate e orgogliose prosecutrici delle loro identità culturali caratterizzate da lingua, usi e costumi e da tradizioni ancor oggi praticate.